
Non vuole essere questa una recensione del romanzo del grande russo, sarebbe proprio un peccato di ubris senza scusanti. Vuole essere un consiglio, dopo tanti romanzi di autori contemporanei Delitto e castigo, credo che valga proprio la pena, anzi molto di più. E’ sicuramente un libro sull’orgoglio, ma anche un precursore dei noir moderni. Raskolnikov a me è rimasto impresso dalla prima lettura avvenuta oramai nella notte dei tempi. Un giallo, sul delitto da parte del giovane studente di una vecchia usurai, che diventa il sondare nel mistero dell’anima umana. Il contrasto tra libertà assoluta e rapporto con la società. Il conflitto un uomo che vuol dimostrare la propria eccezionalità, al di là del bene e del male, e che si trova di fronte la propria coscienza. Colpa, condanna e espiazione sono le tre parole chiave del romanzo. Ma c’è ben poco da dire di un’opera che è un capolavoro della letteratura mondiale, e posso assicurare anche molto avvincente. Da leggere assolutamente.