Un libro che è una sorpresa. Ti accosti con un po’ di scetticismo a un libro scritto da un genetista. E con un po’ di prevenzione. Ma Barbujani sarà anche uno scienziato, ma è anche un ottimo scrittore, asciutto, ironico, coinvolgente. Il suo non è un saggio, è un racconto d’avventura. Tutto inizia dalla richiesta di datazione del corpo presente in Santa Giustina a Padova. Il corpo di San Luca Evangelista, o almeno così viene tramandato. Ma alla fine comprendiamo che poco conta se quel corpo è proprio del santo o di altri. Quello che conta nel libro e la ricerca, il tentativo di cercare e vedere sempre cose nuove. Il viaggio avventuroso in Siria al recupero di campioni di sangue, si incrocia cono i ricordi del dottorato a Long Island, dove il nostro impara il metodo statistico di recupero del DNA. Il viaggio è anche un viaggio nella storia alla ricerca del periodo dell’imperatore Giuliano l’apostata o a studiare le crociate. E’ insomma un libro d’avventura o meglio di ricerca, dove la scienza ha la sua parte. Poi il corpo di Padova sarà datato, ma lasciamo S.Luca alla fede. "Per quella faccenda del piacere della conoscenza". Mai dedica fu più indicata.
