
Dopo molto, ecco che riesco a prendermi il tempo per presentare alcuni libri che mi sono piaciuti o che comunque mi hanno interessato. L’impegno di presentare questi scrittori mi ha fatto rinviare, ma ora eccomi qua. E incomincio con un libro particolare, come sono particolari e geniali le cose scritte da Vecchioni. Il libro è Il mercante di luce. Un libro che narra la storia di un padre e di un figlio gravemente malato: il rapporto nell’ultimo mese di vita del figlio. Non è un libro tragico, anzi è un libro sulla luce, appunto, un libro in cui in poco tempo il padre prova a dare tutto quello che ha al figlio. Tutto quello che non potrà mai vivere. Un libro sull’amore immenso del padre per il figlio, ma anche sui valori.
Il padre del libro è un professore di greco, imbranato, che sa poco della vita e con un enorme disprezzo di ciò che è evanescente. Utilizza la sua conoscenza per dare "cose" al figlio, per insegnarli a non aver paura della morte. Un ’opera improba. Noi siamo tragici o lirici. Il tragico è tutto d’un pezzo, il suo scopo è la coerenza, non perdere la faccia, un po’ come Aiace Telamonio di Sofocle. Il lirico è chi prova a trovare una via d’uscita che sia soddisfacente, un po’ come Odisseo. Stefano Qunodam, il padre è tragico Michele Quondam, il figlio è lirico".